Il Teatro è morto! Il Teatro resta morto! E noi l’abbiamo ucciso! Come potremmo sentirci a posto, noi assassini di tutti gli assassini? Nulla esisteva di più sacro e grande in tutto il mondo, ed ora è sanguinante sotto le nostre ginocchia: chi ci ripulirà dal sangue? Che acqua useremo per lavarci? Che festività di perdono, che sacro gioco dovremo inventarci?
Semicit. Nietzsche, La Gaia Scienza, p. 125
Homo Ludens vorrà lui stesso trasformare e ricreare questo ambiente e questo mondo secondo i suoi bisogni. L’esplorazione e la creazione dell’ambiente verranno allora a coincidere perché l'Homo ludens, creando il suo territorio da esplorare, si occuperà di esplorare la propria creazione.
cit. Constant Nieuwenhuys, figura di spicco dei Situazionisti, 1976. Homo Ludens è un libro di Johan Huizinga pubblicato nel 1938. Secondo la sua visione sociologica e antropologica, il gioco è il fondamento di tutte le organizzazioni sociali e culturali.
È ciò che sta accadendo con i giochi sociali o con i videogiochi.
Ogni tipologia di spettacolo dal vivo che non diverta il pubblico, nell’accezione originale di volgere altrove, in direzione opposta, deviare, distogliere, distrarre l’animo da cure e pensieri molesti.
Ogni tipologia di spettacolo dal vivo che non preveda una possibilità di interazione del pubblico.
Ogni tipologia di spettacolo dal vivo che immagini lo spazio canonico della scena come differente rispetto a quello che lo circonda.
La figura del regista nella sua concezione di ruolo presente nel momento creativo ma assente nel momento dell’esecuzione.
Il Gioco come forma sostitutiva del Teatro. Del Gioco distinguiamo il ludus, la sua forma apollinea, regolata, organizzata che non necessariamente si esprime in agonismo, in competizione; e lo iocus, l’impulso dionisiaco, motore indispensabile della volontarietà, della libertà primaria e della gioia incontrollata 1.
Che sia un’attività: 2
Libera. A cui il pubblico non può essere obbligato senza che il Gioco perda subito la sua natura di divertimento attraente e gioioso;
Separata. Circoscritta entro precisi limiti di tempo e di spazio fissati in anticipo;
Incerta. Il cui svolgimento non può essere determinato né il risultato acquisito in precedenza, essendo obbligatoriamente lasciata alla cooperazione di attori e pubblico, in forma differente ma in ogni caso collettiva;
Improduttiva. Che non crea, cioè, né beni né ricchezze, né alcun altro elemento nuovo; salvo uno spostamento di proprietà dell’animo all’interno della cerchia di chi vi partecipa;
Regolata. Sottoposta a convenzioni che sospendono le leggi ordinarie e instaurano momentaneamente una legislazione nuova che è la sola a contare;
Fittizia. Accompagnata dalla consapevolezza specifica di una diversa realtà o di una totale irrealtà nei confronti della vita normale.
(1) Luca Giuliano, Il teatro della mente, p. 29, Guerini e Associati ed.
(2) La definizione formale delle caratteristiche del gioco è un concetto sviluppato da Caillois, 1958, p. 26
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